L'anticipo pensionistico è un trattamento pensionistico che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l'assegno pensionistico prima di aver compiuto l'età prevista per la pensione di vecchiaia.
La prestazione consiste in un sussidio ponte mensile d'importo massimo di 1.500 euro lordi al mese (senza 13^ e senza rivalutazione all’inflazione) a carico dello stato sino, per l’appunto, al conseguimento dei 67 anni.
Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 occorrono 63 anni e 5 mesi per conseguire l’ape sociale. Inoltre chi presenta domanda nel 2024 non potrà più cumulare la prestazione con redditi da lavoro dipendente o autonomo con la sola esclusione del lavoro autonomo occasionale nei limiti di 5.000€ annui..
Tra le novità la conferma che la prestazione si continuerà ad applicare alle categorie di lavoratori gravosi riconosciute nel biennio 2022-2023 dalla legge n. 234/2021 e dalla legge n. 197/2022.
Per ottenere la prestazione occorre una doppia domanda. La prima per la verifica delle condizioni di accesso che conduce alla certificazione del diritto, la seconda per ottenere la liquidazione della prestazione vera e propria.
La possibilità di optare per il regime sperimentale è riconosciuta alle lavoratrici iscritte all'assicurazione generale obbligatoria, ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi gestiti dall'INPS (dipendenti del settore privato; pubblico impiego e lavoratrici autonome) in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995. La facoltà di opzione non è invece esercitabile dalle lavoratrici iscritte alla gestione separata o che, comunque, intendano utilizzare la contribuzione presente in tale gestione per perfezionare il requisito contributivo di 35 anni. In particolare non è possibile utilizzare il cumulo dei periodi assicurativi al fine di integrare il requisito contributivo richiesto (in caso di carriere miste occorre quindi necessariamente effettuare una ricongiunzione ai sensi della legge n. 29/79 o n. 45/90 se si tratta di periodi accreditati nelle casse professionali).
Calcolo contributivo per chi decide di andare in pensione con Quota 103, cioè se maturano 62 anni e 41 anni di contributi tra il 1° gennaio 2024 ed il 31 dicembre 2024. Inoltre l’assegno lordo mensile non potrà splafonare i 2.394,44€ lordi sino al raggiungimento dell’età anagrafica di 67 anni. Lo certifica l'INPS nella Circolare n. 39/2024 nella quale illustra la novella introdotta dall'articolo 1, co. 139 della legge n. 213/2023 (legge di bilancio 2024).
Il ricongiungimento familiare si può definire come il diritto a mantenere o a riacquistare l’unità familiare, nei confronti dei familiari stranieri, concesso allo straniero che vive in Italia, purché siano rispettate le condizioni previste dalla legge.
Scrivici e ti contatteremo al più presto!